Illegittime parti della legge Fini-Giovanardi

 
 
18-12-2007, ore 20:15:40
 
Italia. Corte Costituzionale accoglie ricorso Regioni: illegittime parti della legge Fini-Giovanardi
 

La Corte costituzionale ha accolto in parte le questioni di
legittimita’ sollevate dalla Regione Umbria, insieme a Toscana, Lazio,
Emilia-Romagna, Liguria e Piemonte, sulla legge Fini-Giovanardi in
materia di stupefacenti. Lo afferma la Regione Umbria spiegando in un
comunicato che, nella sentenza n. 387
del 19 novembre scorso, la Consulta, ‘dando rilievo alla liberta’ di
autodeterminazione dell’utente, cui viene riconosciuta la facolta’ di
avvalersi per le prestazioni di quelle strutture, pubbliche o private,
nelle quali ripone maggiore fiducia, riconferma l’autonomia regionale
nella disciplina di dettaglio in quelle materie previste dalla
Costituzione (art. 117) nel cui ambito ricade anche la tutela della
salute dei tossicodipendenti’. La stessa Corte costituzionale
-riferisce ancora la Regione Umbria- ‘ha dichiarato l’illegittimita’
costituzionale’ della Fini-Giovanardi ‘nella parte in cui comporta
conseguenze lesive dell’autonomia regionale in quanto viene a
disciplinare in dettaglio la materia (cosa riservata alla legislazione
delle Regioni, nel cui ambito ricade la normativa volta alla tutela
della salute dei tossicodipendenti)’. Ha dichiarato inoltre, la
illegittimita’ costituzionale del decreto legge ‘nella parte in cui
pone un preciso vincolo di destinazione rispetto a entrate costituite
da erogazioni liberali disposte direttamente in favore delle Regioni
con conseguente lesione della loro autonomia finanziaria,
costituzionalmente riconosciuta, e nella parte in cui incide
sull’autonomia organizzativa interna delle Regioni’.

La
sentenza della Corte costituzionale sul nostro ricorso contro la
Fini-Giovanardi rende giustizia e conferma la validita’ e la
legittimita’ della scelta compiuta dalla Regione Umbria con la legge
1/2007′, ha detto l’assessore regionale Damiano Stufara.
‘Cadono cosi’ le argomentazioni del centro-destra umbro che ha
continuato in questi mesi, a far prevalere l’ideologia all’analisi
attenta di una realta’ drammatica come quella della tossicodipendenza.
Ora occorre come nei giorni scorsi abbiamo definito alla Conferenza
programmatica regionale sulle dipendenze, rilanciare una politica
complessiva, incentrata sull’azione integrata di tutti i soggetti
istituzionali e sociali a vario titolo coinvolti e sui cosiddetti
quattro pilastri, ovvero prevenzione, cura, riduzione del danno e
contrasto al narcotraffico’.

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