Don Gallo carica le guardie!

10-12-2007, ore 17:02:28
 
Italia. Genova. La Finanza a caccia di spinelli al concerto dei Subsonica. Don Gallo tenta di fermarli: "assurda repressione"
 
Pubblichiamo integralmente un articolo apparso oggi sul Secolo XIX online a firma G. Cet.

Per migliaia di giovani doveva essere una festa di musica e
divertimento all’insegna dei Subsonica e della loro musica travolgente.
Per la Guardia di finanza era in programma una delle operazioni a
sorpresa contro lo spaccio e il consumo di stupefacenti tra i giovani,
diventate ormai un appuntamento fisso prima di ogni concerto di
richiamo organizzato in città. La serata si è trasformata per
iniziativa di don Andrea Gallo e di alcuni suoi sostenitori, presenti
ieri sera all’entrata del VaillantPalace di Fiumara (l’ex MazdaPalace)
con un proprio stand della comunità di "San Benedetto al porto", in una
zuffa contro i militari, definiti "nazisti" per la loro "assurda
repressione" nei confronti dei giovani e del loro mondo. E’ stato don
Gallo in persona a scagliarsi contro i Finanzieri della compagnia
pronto impiego (i cosiddetti "baschi verdi") e a protestare per i
controlli in corso. Arrivando a rivolgersi a muso duro contro lo stesso
comandante del nucleo, il maggiore Davide Cardia, presente sul campo a
coordinare l’attività.
Il parapiglia è avvenuto ieri sera
all’ingresso del concerto, penultima tappa del tour della band
giovanile dei Subsonica, seguito all’uscita dell’album "L’eclissi". Il
gran finale è previsto per mercoledì sera al Palasport Olimpico di
Torino. I controlli con le unità cinofile delle Fiamme Gialle, che già
in passato erano entrate in azione in occasione di altri importanti
eventi musicali, primo fra tutti il concerto di Vasco Rossi, hanno
portato all’individuazione di undici persone, trovate in possesso di
sostanze stupefacenti, in quantità giudicata adeguata a un uso
esclusivamente personale e per questo segnalate alla prefettura come
"assuntori". Una segnalazione senza conseguenze penali, prevista dalla
legge per obbligare chi fa uso di droghe a sottoporsi a una serie di
test psicologici e fisici per superare la tossicodipendenza.
Due
giovani sono stati sorpresi invece con dosi da spaccio e sono stati
denunciati alla Procura. Il primo aveva trenta grammi di hashish: un
panetto che distribuiva ai potenziali clienti che andavano al concerto.
Il secondo aveva nelle tasche della giacca stupefacenti di vario tipo,
pronto a soddisfare ogni richiesta: pasticche di ecstasy, cocaina e
hashish.
Come da tradizione, allo scattare delle operazioni di
controllo, tra i giovani assiepati agli ingressi è iniziato il fuggi
fuggi, da una parte, e la corsa a disfarsi della droga pronta all’uso o
alla vendita, dall’altra. Sull’asfalto i Finanzieri hanno raccolto
spinelli e pezzi di "fumo" per un peso complessivo di oltre trenta
grammi: sequestrati e avviati alla distruzione.
Ma a sorprendere
tutti è stata la reazione del prete di frontiera, noto per le sue
posizioni anti proibizioniste e per il suo ruolo di leader dei
movimenti no global, molti dei quali insofferenti a ogni intrusione nel
proprio mondo, di qualsivoglia uomo in divisa.
L’intervento di don
Gallo è stato così veemente da spiazzare gli stessi ufficiali della
Guardia di finanza, costretti a gestire una situazione potenzialmente
esplosiva sul piano dell’ordine pubblico. Risolta alla fine senza
scontri. Il responsabile della comunità di "San Benedetto al porto",
oltre a definire "nazisti" i metodi dei rappresentanti dello Stato, ha
minacciato di rivolgersi ai giornali e, prima ancora, di chiedere
ospitalità alla band dei "Subsonica", a Samuel (il leader) e a C-Max
Casacci, il chitarrista che divide con Samuel la guida del gruppo e la
confezione di gran parte dei loro successi, per lanciare il suo
messaggio antiproibizionista dal palcoscenico.
Soltanto nei prossimi giorni, si saprà se il comportamento del sacerdote avrà conseguenze di carattere giudiziario.

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