DROGA/ BLUMIR: PER I RAVE BISOGNA FARE COME AUSTRIA E GERMANIA

 

 

DROGA/ BLUMIR: PER I RAVE BISOGNA FARE COME AUSTRIA E GERMANIA 

"Cifra 589 
morti comprende tutte le sostanze, non solo ecstasy"

Roma, 21 lug. 

(Apcom) – Le droghe sintetiche sono meno pericolose di quel che 

sembrano, se viene fatta una giusta campagna di sensibilizzazione 

proprio in quei luoghi dove più facilmente è facile trovare le famose 
e
pericolose pillole colorate a base di allucinogeni. Guido Blumir, 

sociologo, presidente del comitato libertà e droga, 
antiproibizionista,
interviene in merito alla vicenda della ragazza 
deceduta dopo aver
partecipato ad un rave party. "Bisogna seguire 
l’esempio di Austria e
Germania dove sono riusciti a ridurre in modo 
drastico non solo le morti da
droghe sintetiche, ma anche i malori, 
gli incidenti". Secondo il professor
Blumir, autore di libri e saggi 
fondamentali sulle sostanze dello ‘sballo’,
il metodo seguito nei due 
paesi europei è stato sul terreno
dell’assistenza, della comprensione 
e non della messa all’indice. "In
occasione dei rave party – ha 
continuato – sono presenti associazioni e
chimici dell’università che 
liberamente analizzano ed informano sulle
pillole che in quel momento 
vengono messe in vendita. La parola d’ordine
deve essere 
informazione". L’esempio che questo metodo funziona è venuto
dalla 
‘Love parade’ di Dortmund, dove un 1 milione e 400mila persone hanno 

sfilato e ballato e "grazie alla presenza di medici e personale 

specializzato" non ci sono stati morti – informa Blumir – ed è stato 

molto ridotto il numero dei collassi. "La sostanza più pericolosa 

rimane la cocaina – ha detto ancora Blumir – Il numero di 589 vittime 

in un anno non va riferito all’assunzione solo dell’ecstasy. In base 

alla relazione annuale fatta al parlamento dal Cnr, a giugno, sulle 

sostanze stupefacenti quel numero di morti, in Italia, va per il 90 
per
cento addebitato all’eroina. Poi per alcune decina alla cocaina e 
solo per
15-20 casi alle sostanze sintetiche". Significa che non sono 
così
pericolose? "Lo sono. Ma la diffusione della cocaina e la 
penetrazione in
strati sociali prima sconosciuti a questa sostanza, 
ha fatto capire ormai
la sua pervasività ed il fatto che riesce ad 
essere ancora percepita come
una droga del sabato sera. Quando invece 
da dipendenza".

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