consumo di eroina aumenta con crisi economica

 
 
Italia. Firenze. Prefetto: consumo di eroina aumenta con crisi economica
 
 ‘La crisi economica, la mancanza di liquidita’ sta spingendo sempre
piu’ i consumatori di droga a orientarsi verso l’eroina, uno
stupefacente piu’ a buon mercato rispetto alla cocaina’. E’ l’analisi
del prefetto di Firenze, Andrea De Martino, che oggi ha
incontrato la stampa per fare il punto sull’allarme eroina, lanciato
ieri dalla Guardia di Finanza fiorentina. Per supportare la sua analisi
il prefetto ha fornito le cifre dei sequestri di stupefacenti eseguiti
dalle forze dell’ordine in Toscana tra il 1 aprile e il 31 dicembre
2007.

Dati che parlano da soli: 138 i chili di cocaina
sequestrati, a fronte di 72 chili di cocaina. La droga piu’ consumata
continua a essere l’hashish (213 chili sequestrati), seguito dalle
anfetamine (152 chilogrammi), mentre i chili di marijuana sequestrati
ammontano in totale a 21. ‘Hashish e eroina costano di meno rispetto
alla cocaina e in un periodo di crisi economica generalizzata anche gli
assuntori di droghe si stanno orientando verso sostanze piu’ a buon
mercato’.
Aumenta anche il numero dei minori, dei ventenni e
degli adulti che assumono sostanze stupefacenti. Tra i 1112 consumatori
generici di droga segnalati alla Prefettura di Firenze nel 2007, 60
sono minorenni, 280 nella fascia di eta’ 18-25 anni, 138 quelli tra i
31 e i 40 anni e 48 gli over 40.

‘E’ un segnale che ci deve
far riflettere. Gli ultraquarantenni che venti, trenta anni fa
prendevano droghe, hanno una diversa visione del problema e anche i
figli possono in un certo senso essersi ‘assuefatti’, nel senso che
hanno una minore percezione della pericolosita’, sociale e a livello di
salute fisica, che l’assunzione di droga comporta’.

Da qui
l’invito del prefetto di Firenze a ‘una reazione da parte delle
famiglie, della scuola, del mondo dell’associazionismo laico e
religioso. La sola repressione del fenomeno, pur importante, non e’
sufficiente a stroncare il consumo di stupefacenti tra i minori, per
cui – ha concluso – serve la collaborazione di tutti i soggetti sociali
coinvolti’.

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