è sempre più inquisizione…

Via ai test antidroga per i lavoratori dei trasporti
e per chi svolge mansioni a rischio


ROMA
(30 ottobre) – Test obbligatori antidroga obbligatori per i lavoratori
del settore dei trasporti (conducenti di autobus, treni, navi, piloti
di aerei, controllori di volo, addetti alla guida di macchine di
movimentazione terra e merci, ecc.) e per quanti maneggiano sostanze
pericolose come gas tossici, esplosivi e fuochi d'artificio. La
Conferenza Unificata ha ratificato oggi l'intesa che prevede controlli
periodici sull'eventuale uso di sostanze stupefacenti o psicotrope, a
garanzia della salute e della sicurezza dei lavoratori con mansioni che
possono comportare rischi per sé o per i cittadini.

Dopo la
pubblicazione in Gazzetta ufficiale dell'intesa, entro 90 giorni
dovranno essere emanate le norme sulle procedure dei test, dopo di che
i controlli entreranno in vigore. L'intesa, voluta dal ministro della
Salute, Livia Turco, colma una lacuna normativa andata avanti per ben
17 anni e permette l'attuazione della legge del 1990, il Testo unico
delle leggi in materia di disciplina degli stupefacenti e sostanze
psicotrope, prevenzione, cura e riabilitazione dei relativi stati di
tossicodipendenza.

I controlli, i cui costi sono a carico del
datore di lavoro, prevedono visite mediche ed esami di laboratorio. Il
provvedimento è rivolto ai lavoratori che svolgono mansioni
particolarmente delicate per la sicurezza collettiva, come appunto chi
lavora nel settore dei trasporti. L'obiettivo è quello di prevenire
infortuni e incidenti, con l'immediata sospensione temporanea
dell'idoneità di chi risulta positivo ai test, ma anche di favorire il
recupero della tossicodipendenza del lavoratore, avviandolo verso
programmi di riabilitazione, al termine dei quali sarà possibile la
riammissione alle sue mansioni.

L'intesa non prevede il
licenziamento per i lavoratori in difficoltà che accettino il percorso
di riabilitazione. Infatti, in caso di positività ai test, il datore di
lavoro è tenuto a sospendere il lavoratore, ma la libera accettazione
da parte del lavoratore di sottoporsi a percorsi di recupero, fornisce
ampie garanzie della conservazione del posto di lavoro per tutto il
periodo necessario per il recupero. Qualora sia accertato un uso solo
occasionale, il medico competente può riconsiderare l'inidoneità del
lavoratore, dopo parere favorevole in tal senso del Sert, ma saranno
previsti ulteriori controlli. E' prevista anche la possibilità per il
lavoratore di essere adibito a mansioni diverse. Per la natura
sperimentale dell'accordo stesso è stato previsto che, in base alle
esperienze acquisite e all'evoluzione delle conoscenze scientifiche, le
disposizioni possano essere aggiornate.

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