Italia. Cocaina a Bergamo. Ricoverati vittime del mercato nero

27-07-2007, ore 13:16:55
 
 
Pietro Yates Moretti
 


Nelle ultime ventiquattro ore 15 persone sono state ricoverate in un
ospedale di Bergamo per intossicazione da cocaina tagliata male.
Secondo i medici, la cocaina sarebbe stata tagliata con l'atropina, una
sostanza che amplifica gli effetti della cocaina e provoca
allucinazioni. Questo e' solo un piccolo, e ci auguriamo riparabile,
esempio degli effetti devastanti dell'attuale legislazione sulle
droghe. Come negli Stati Uniti durante il proibizionismo sull'alcol, il
mercato nero offre sostanze non controllate, sconosciute, prodotte da
mercanti di droga il cui unico obiettivo e' il profitto. All'epoca si
poteva morire per un bicchierino di wisky da una partita mal tagliata,
oggi si muore per quelle droghe illegali che circolano liberamente in
clandestinita'. Dall'hashish all'eroina, milioni di italiani acquistano
e consumano sostanze senza conoscerne i contenuti e la potenza,
esponendosi a gravi rischi per la salute.
La legalizzazione ed il
severo controllo del mercato delle droghe oggi illegali potrebbe
ridurre enormemente il danno, ed episodi come quello verificatosi a
Bergamo (e chissa' quanti altri casi simili che risultano i morti da
overdose) non accadrebbero. Il cittadino che scegliesse di assumere
sostanze come la cocaina o la cannabis avrebbe la possibilita' di
essere seguito da medici -e quindi informato sulla loro reale
pericolosita'- e ottenere dosi e sostanze controllate, e quindi meno
rischiose per la sua salute. Oltremodo, potrebbe acquistare le sostanze
in luoghi controllati piuttosto che dover entrare in contatto con la
malavita.
Continuare sulla strada della repressione "senza se e senza ma" condanna alla roulette russa milioni di italiani.

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