1-07-2007, ore 12:23:15
Il ministro della Solidarieta' Sociale, Paolo Ferrero, ha inviato al Parlamento la "Relazione annuale sullo stato della tossicodipendenza". In una marea di numeri e di dati, per un Paese come il nostro, dove la legislazione e' esclusivamente punizionista, e' la relazione dell'ennesima sconfitta.
Se le sostanze sono sempre di piu' alla "alla portata di tutte le
tasche" –come dice il ministro-, se la loro "maggiore accessibilita'
economica, oltre alla ampia disponibilita' di reperimento sul mercato
illegale le rende ancor piu' popolari", vuol dire che cio' che si e' prefisso il legislatore, non solo e' fallito, ma ha generato un effetto contrario.
In un Paese che ragionasse in modo semplice e pragmatico, se ne dovrebbero subito trarre le conseguenze e cambiare rotta.
Non e' con la minaccia della punizione -e l'illegalita' delle sostanze-
che si inducono le persone a non consumare le droghe; l'illegalita' e
le punizioni, invece di intimorire i potenziali consumatori, li ha
incuriositi e indotti all'approccio; la delinquenza organizzata nei
traffici e quella spicciola nello spaccio, ha trovato un terreno
fertile e, come sempre dove c'e' domanda, ha moltiplicato l'offerta,
trovando un buon mercato in espansione. Lo Stato, invece di capire
questo fenomeno e scoraggiarlo nelle ragioni attraverso l'informazione
e l'educazione, lo ha ignorato e si e' concentrato sulla repressione; trattandosi
pero' di un fenomeno di larghissima diffusione, non potendo punire e
mettere in galera quasi la meta' dell'intera popolazione, si e'
ritrovato con questi risultati.
A questo punto, chiunque, anche
il piu' integerrimo punizionista, dovrebbe paventare un cambiamento di
rotta, altrimenti non sta cercando di fare gli interessi della
popolazione ma solo agitando un suo drappo ideologico, all'altissimo
costo di vite, salute e denaro che coinvolge l'intera nazione.
Il primo passo? Cambiare
subito l'attuale legge Fini-Giovanardi. Alla camera c'e' gia' un
progetto di legge a prima firma dell'on.Marco Boato, la discussione va
cominciata subito. Ogni giorno di ritardo aumenta solo la complicita'
nello sfascio in corso.