Droga, arriva il test obbligatorio per gli autisti

Il testo è già stato inviato al ministero del Lavoro e della Previdenza Sociale
Vi si dovranno sottoporre anche i controllori di volo e altri lavoratori "a rischio"

Droga, arriva il test obbligatorio per gli autisti
Intesa tra la Turco e gli assessori della Sanità

ROMA – Obbligo di test antidroga per una

lunga lista di lavoratori: la norma potrebbe essere varata prima di
agosto dalla Conferenza Stato-Regioni ed è contenuta nella bozza di
intesa voluta dal ministro della Salute Livia Turco subito dopo la
tragedia di Vercelli, dove morirono due bambini che viaggiavano su un
bus guidato da un autista che aveva fumato uno spinello. Così,
dall'autista di taxi al pilota, dal controllore di volo a quello
addetto al traffico dei treni, il controllo antidroga potrebbe presto
diventare operativo.

A realizzare i controlli saranno i Sert che hanno giudicato "buona" la
notizia dell'arrivo della nuova normativa che ha già avuto un primo sì
da parte degli assessori alla Salute. Per il presidente di Federserd
(federazione dei Sert), Alfio Lucchini, quelle interessate dal
provvedimento, sono "categorie importanti per la sicurezza dei
cittadini" e il ruolo dei Sert che si delinea "è un giusto ruolo
tecnico, che attiene alla consolidata professionalità del personale,
all'interno delle competenze sanitarie complessive delle aziende
sanitarie". Per Riccardo De Facci, responsabile tossicodipendenze del
Coordinamento nazionale delle comunità di accoglienza (Cnca), "in una
logica di sicurezza pubblica, gli strumenti di controllo, come gli
etilometri, vanno potenziati. Ma il rischio che si corre è di ridurre
il tema al solo controllo, trascurando l'aspetto fondamentale della
prevenzione".

I lavoratori coinvolti sono quelli che svolgono mansioni
particolarmente rischiose per la sicurezza propria e di altri, come
tutte le attività di trasporto, chi lavora nell'impiego di gas tossici,
con i fuochi di artificio o gli esplosivi. In caso di esito positivo
del test il lavoratore, che sarà avvisato tre giorni prima del
controllo, non perderà il posto di lavoro ma, se sarà accertata la
tossicodipendenza, potrà essere spostato ad altre mansioni. Il testo è
stato già inviato al ministero del Lavoro e della Previdenza Sociale e
dovrà ora passare all'esame della Conferenza Stato Regioni.

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Il provvedimento di fatto applica questo prevedeva già la normativa
Iervolino Vassalli, cioè la nascita di una norma da emanare di concerto
da parte del ministero della Salute e del Lavoro e delle Politiche
Sociali con l'indicazione delle mansioni a rischio e le modalità dei
controlli. Se il lavoratore non si dovesse presentare verrà invitato
entro 10 giorni ad un nuovo controllo. Nel caso in cui il lavoratore
non si presenti nuovamente e in assenza di un giustificato motivo il
datore di lavoro sarà tenuto a sospenderlo dalle mansioni comprese
nell'elenco stilato nella bozza, mansioni che per loro natura sono
rischiose e che se svolte in condizioni mentali e fisiche alterate
possono mettere in pericolo non solo la salute dello stesso lavoratore
ma anche di altre persone.

Gli accertamenti riguarderanno anche tutti i lavoratori previsti
nell'elenco delle categorie coinvolti in un infortunio sul lavoro che
ha causato una lesione con prognosi superiore ai 20 giorni e anche in
tutti i casi in con il medico competente lo ritenga necessario. Sempre
i Sert potranno attestare successivamente l'avvenuto recupero del
lavoratore che potrà tornare alla sua mansione anche se potrà subire
nuovi e ripetuti controlli. Le procedute diagnostiche e medico legali
dovranno essere indicate da un accordo successivo. Nel caso in cui il
test dovesse risultare positivo il lavoratore potrà chiedere entro 10
giorni la ripetizione dell'esame. Norme speciali vengono indicate per i
controlli per il personale delle forze armate e di polizia e del corpo
nazionale dei vigili del fuoco così come per il personale marittimo.

(21 giugno 2007)

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