Secondo quanto si e' appreso nel sangue del minore sono state trovate tracce di quello che gli inquirenti definiscono "hashish potenziato", cioe' trattato con altre sostanze. Oggi, intanto, saranno ascoltati gli amici che erano con lui la sera del malore e il personale medico che lo ha in cura.
Gli inquirenti escludono intanto un possibile legame con il caso dello studente morto a Paderno Dugnano dopo aver fumato del crack.
Gli ulteriori esami clinici svolti sul diciassettene di Muggio' parrebbero comunque escludere l'ipotesi di una correlazione tra l'assunzione di cannabis e alcol e la sua paraplegia.
I carabineri del Gruppo di Monza proseguono gli accertamenti, anche se il parere degli specialisti del reparto di Neurologia dell'ospedale Niguarda di Milano (dove il ragazzo e' stato trasferito una settimana fa dall'ospedale di Desio), espresso oggi pomeriggio a persone vicine al paziente, sembra ridimensionare l'ipotesi di un rapporto causa-effetto tra lo spinello fumato e la patologia. Un'ipotesi che, sulle prime, era pero' stata presa in seria considerazione, almeno fino a quando il ragazzo era stato a Desio.
Per quanto riguarda le sue condizioni cliniche attuali, che non sono note per lo stretto riserbo di inquirenti e medici, proprio in questi giorni sarebbero stati registrati i primi miglioramenti: dopo uno stato di paraplegia diffuso, infatti, ora il giovane comincerebbe a muovere almeno le braccia.