Il marito fuma spinelli,
il matrimonio è stato annullato
Decisione della Corte di Appello di Salerno che si è uniformata all’annullamento del Tribunale ecclesiastico
CAMPAGNA (Salerno) – Matrimonio annullato perché lei non era a
conoscenza che il marito facesse uso di sostanze stupefacenti. La
sentenza è della Corte di Appello di Salerno che, con una decisione di
cui non risulterebbero precedenti specifici, si è uniformata
all’annullamento del Tribunale ecclesiastico. Protagonisti della
vicenda due giovani originari di Campagna, nel Salernitano i quali,
dopo il matrimonio celebrato nel 1993, si erano separati per la
scoperta, fatta dalla donna, che il marito usava droghe leggere.
LA DECISIONE DELLA CORTE D’APPELLO – Dopo l’annullamento
disposto dal Tribunale ecclesiastico, i due hanno quindi chiesto che
venisse dichiarata efficace, da parte della Repubblica Italiana, la
sentenza di nullità del matrimonio concordatario. Da qui la decisione
della Corte di Appello di Salerno, che ha accolto la richiesta rendendo
efficace, nello Stato italiano, la sentenza ecclesiastica. La donna,
«ragazza di provincia cresciuta in una famiglia all’antica – si legge
nella sentenza del Presidente relatore Angelo Rossi – voleva che il
marito fosse un uomo integro sotto ogni aspetto». Nonostante l’errore
sulle qualità personali del coniuge non sia incluso dall’Ordinamento
statale come causa di nullità del matrimonio, la Corte ha però
confermato che la nullità del Tribunale eccelsiastico non è «in
contrasto con l’ordine pubblico». La Corte d’Appello ha quindi accolto
la richiesta dei due giovani, dichiarando esecutiva nella Repubblica
italiana la sentenza di annullamento pronunciata dal Tribunale
ecclesiastico interdiocesano salernitano.
15 febbraio 2008