(Agi) I giovani sempre piu’ consumatori: un quarto degli adolescenti,
tra i 15 e i 19 anni, fa uso di cannabis, mentre un significativo 5% e’
ormai passato alla cocaina. Sono i dati pubblicati nella Relazione del
Ministero della Salute sullo Stato Sanitario del Paese relativa agli
anni 2005-2006. Come peraltro emerso anche a proposito del consumo di
alcool, le fasce d’eta’ piu’ giovani sono quelle piu’ a rischio per i
comportamenti trasgressivi e per le tossicodipendenze: sotto il profilo
dell’assistenza sono ancora i consumatori di eroina a costituire la
tipologia di consumatori di sostanze piu’ rappresentata (il 72,3% del
totale) tra i soggetti in carico ai SERT, per un’eta’ media complessiva
di 33 anni circa. Tuttavia, avverte il rapporto, non vanno
sottovalutati i trend che emergono a proposito dei consumi, che vedono
un aumento complessivo della quota di utilizzatori di tutte le sostanze
considerate nel periodo 2001-2005. E se nella fascia d’eta’ 15-19 anni
la tendenza all’aumento appare meno evidente, va comunque considerato
il fatto che le quote di consumatori risultano sensibilmente piu’ alte
tra i piu’ giovani: la cannabis, usata dal 13% circa dei 15-44enni nel
2005, raggiunge tra i 15-19enni il 24% circa, mentre l’uso di cocaina
rimane di poco al di sotto del 5% tra i piu’ giovani, contro il 3%
circa dei 15-44enni. E i giovani si confermano categoria fragile anche
per le malattie mentali: la classe di eta’ 25-44 e’ quella piu’
rappresentata sul totale dei ricoveri riconducibili a questo genere di
patologie (33,8%), e la mancanza di un informazione sistematica
sull’efficacia e la diffusione dei servizi per la salute mentale rende
ancora piu’ complessa la gestione di un fenomeno e di una serie di
patologie il cui peso rischia di ricadere interamente sulla famiglia.
Secondo lo studio PRISMA (Progetto Italiano Salute Mentale
Adolescenti), che ha indagato la prevalenza dei disturbi psichici tra i
preadolescenti, il 3,7% dei preadolescenti presenta comportamenti
significativamente a rischio per depressione, il 4,9% dei maschi ed il
2,5% delle femmine, mentre il 10,6% presenta comportamenti
significativi per disturbi della serie ansiosa, con una prevalenza piu’
che doppia nel sesso maschile (14,4% contro il 6,3% nelle femmine).
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