Il bollettino di guerra sulla morti bianche che ha registrato, per il
Veneto, dall’inizio dell’anno oltre una decina di decessi si scontra
anche con l’allarme cocaina diffuso tra gli addetti del settore edile
lanciato dal presidente dell’Upa (Unione Provinciale Artigiani), Walter Dalla Costa. Ne da notizia oggi "Il Mattino di Padova".
"Certo noi dobbiamo impegnarci al massimo per ridurre gli infortuni ma
chiediamo la collaborazione dei sindacati per il rispetto dello statuto
dei lavoratori. I tempi sono cambiati e tra i lavoratori dei cantieri
c’e’ chi arriva al mattino fatto di cocaina".
L’sos droga
lanciato dal presidente dell’Upa lascia spazio a riflessioni di vario
genere che, dall’osservatorio sul settore, dovrebbe distribuire le
responsabilita’ degli infortuni in parte equa tra imprese, lavoratori e
sindacati.
"Io sono anche un imprenditore ed ogni mattina mi
tocca fare lo psicologo per distinguere chi puo’ lavorare da chi e’un
rischio per se’ e per gli altri. Un lavoratore anche se giovane e pieno
di vita, non puo’ presentarsi al mattino dopo una notte brava. Allora
se vogliamo fare prevenzione anche il sindacato deve prendere atto di
una nuova realta’".
I dati sugli infortuni in Veneto sono
allarmanti. Gli incidenti denunciati all’Inail nel 2006 sono stati
11.848 e il Veneto detiene il primato negativo per numero di morti nei
cantieri.