DROGA: COLTIVANO PIANTE MARIJUANA IN CASA, ASSOLTI (ANSA) – BOLOGNA, 25 SET – I
carabinieri e i vigili urbani trovarono a due studenti, in un sorta di serra
artigianale ricavata da un armadio, 7-8 piantine di marijuana per un principio
attivo totale di 5,85 grammi. Oggi i due ragazzi sono stati assolti dal Gup di
Bologna Andrea Scarpa perchè il fatto non sussiste. L'archiviazione, oltre che
dai difensori – avvocati Roberto Casella ed Elena Rampado – era stata chiesta
anche dal Pm Enrico Cieri, ma il Gip Marinella De Simone fece una imputazione
coatta. Oggi, però, in un rito abbreviato il Gup li ha assolti rifacendosi a una
sentenza della Cassazione del maggio scorso. Nella sentenza numero 17983/07,
depositata il 10 maggio, su ricorso di un uomo condannato anche in appello per
aver coltivato nel proprio terreno cinque piante di marijuana, la sesta sezione
penale della Cassazione fece una ricostruzione storica della normativa in tema
di coltivazione di droga per il consumo esclusivamente personale, escludendo
alla fine che la coltivazione cosiddetta domestica sia penalmente perseguibile
anche dopo la legge Fini-Giovanardi. Secondo la suprema corte, è compito del
giudice valutare se una piantagione, per le sue caratteristiche, rientra nel
concetto di «coltivazione», cioè di una quantità di piante notevoli, oppure se
non possa nemmeno definirsi tale perchè modesta e rudimentale e in questo caso
la fattispecie ricade nel concetto di detenzione. Trattandosi di una piccola
coltivazione i due sono stati assolti. Le piantine vennero scoperte nel gennaio
2004 in un paese della cintura bolognese. I vigili vennero chiamati per
schiamazzi provenienti in un garage utilizzato dai due studenti, che oggi hanno
25 e 24 anni, e sentirono nell'aria odore di hascisc, videro un armadio chiuso e
chiamarono i carabinieri. Nell'armadio era stata ricavata una sorta di serra
dove crescevano le piante di cannabis, alte poco meno di 90 centimetri, grazie
anche ad una lampada e ad un ventilatore. Così venero denunciati. (ANSA).