Aumenta in misura esponenziale in Italia il consumo di cocaina e
spinelli, mentre decresce nel resto del mondo. Il dato allarmante e'
che aumenta sempre di piu', nel nostro Paese, l'uso di sostanze tra i
ragazzini di dodici e tredici anni. E' quanto emerge dai dati della
relazione annuale sulle tossicodipendenze, che approda mercoledi' in
Parlamento, anticipati oggi dal "Messaggero".
Per quanto riguarda
la 'polvere bianca', si e' passati dai 700 mila 'sniffatori' di cocaina
del 2005 agli 850 mila di oggi, con un aumento del 20%. Mentre
l'aumento del consumo di spinelli e' del 15%. Sono piu' di 4 milioni,
infatti, le persone che fanno uso in maniera stabile o saltuaria di
cannabis, rispetto ai 2 milioni del 2001. Anche il principio attivo si
e' modificato nel tempo. La percentuale di thc (tetracannabinolo)
contenuto nella sostanza, grazie alle manipolazioni genetiche, e' oggi
di 30 volte piu' alta rispetto agli anni '70.
Dalla relazione
risulta inoltre un ulteriore abbassamento dell'eta' del consumo di
sostanze pesanti, come cocaina ed eroina. Questo, soprattutto, a causa
delle mini-dosi presenti sul mercato a prezzi accessibili. Un grammo di
coca, che nel 2004 si comprava per 40 euro, oggi ne costa 10-15.
Inoltre, crescono molto i mix di sostanze, e aumentano i giovanissimi
dipendenti dalla cocaina dai sedici anni in su, che hanno alle spalle
anni di abuso associato ad alcol.
LA SMENTITA DEL MINISTRO FERRERO – Per
i gruppi mafiosi la cocaina è diventata il 'petrolio bianco'. Venduta a
prezzi stracciati è perfino alla portata dei ragazzini. Con il mercato
che si espande grazie a una rete criminale che ne garantisce la
distribuzione capillare. Napoli e Milano sono le 'piazze' principali.
Tutta l`Italia, da Nord a Sud, è uno snodo internazionale con alleanze
strettissime con i 'cartelli' del Centroamerica. I narcos muovono
enormi capitali per le partite di droga da spedire in mezzo mondo.
Trasversale a generazioni, classi sociali e culture, la 'polvere'
continua a farsi strada? La conferma secondo il quotidiano "il
Messaggero" arriverà dalla Relazione annuale sullo stato delle
tossicodipendenze che verrà presentata dopodomani al Parlamento. Ma il
ministero per la Solidarietà sociale smentisce seccamente la notizia, e
parla di informazione "sbagliata e scorretta".
"Alcuni organi di
stampa hanno pubblicato oggi dei dati sul consumo delle sostanze
stupefacenti nel nostro paese sostenendo che si sarebbe trattato di
quanto contenuto nella Relazione annuale al Parlamento sullo stato
delle tossicodipendenze in Italia che sarà presentata mercoledì 11
luglio alle ore 10.30 presso la sala stampa di Palazzo Chigi dal
Ministro della Solidarietà sociale Paolo Ferrero. Si tratta di
un'informazione sbagliata e scorretta che rischia di dare origine a
considerazioni non suffragate da alcuna ricerca concreta".
Afferma una nota del Ministero.
"Le informazioni fornite oggi non corrispondono infatti ai dati
raccolti del Cnr (che realizza la Relazione annuale in collaborazione
con il Ministreo della Solidarietà sociale) – continua la nota – ed
offrono una fotografia assai lontana dalla realtà: sia sul consumo
indiscriminato di sostanze che sulla modificazione del principio
attivo, sull'abbassamento dell'età dei consumatori come sui prezzi al
dettaglio delle sostanze. La comunicazione dei dati contenuti
effettivamente nella Relazione annuale avverrà mercoledì nell'ambito
della Conferenza stampa a Palazzo Chigi".
Il consumo, spiegava
dunque Il Messaggero, sarebbe cresciuto in modo esponenziale. Dai 700
mila assuntori del 2005 siamo passati agli 850 mila di oggi, rivela la
Relazione. Se la cocaina può contare su un aumento del 20 per cento di
consumatori, la cannabis è poco al di sotto. Confrontando i dati si
scopre che l`aumento del consumo di spinelli è intorno al 15 per cento.
Significa che abbiamo superato i 4 milioni di persone che,
saltuariamente o in modo stabile, ne fanno uso. Il precedente
documento, presentato nel 2005, parlava infatti di 3 milioni e 800 mila
consumatori, mentre nel 2001 eravamo a quota 2 milioni.
All`aumento
si aggiunge la modificazione del principio attivo. La cannabis non è
più quella degli anni Settanta, è fortemente potenziata, con una
percentuale di principio attivo (thc, tetracannabinolo) 30 volte
maggiore di quella che era conosciuta.
I narcos hanno fatto
modificare le piantagioni, manipolate geneticamente per ottenere una
sostanza più capace di agganciare i consumatori. Solo con la coca i
clan fatturano cifre da capogiro. Calabria e Campania forniscono i più
grandi mediatori mondiali del traffico, e proprio in Campania sono
avvenuti i maggiori sequestri d'Europa degli ultimi anni (una
tonnellata solo nel 2006). Sommando le informative dell`Antimafia
calabrese e napoletana in materia di narcotraffico si arriva a
calcolare che `ndrangheta e camorra trattano circa 600 tonnellate di
coca l`anno. Africa, Spagna, Bulgaria, Olanda, sono i percorsi infiniti
e molteplici di questa sostanza che ha un unico approdo da cui poi
ripartire per nuove destinazioni: l`Italia. Secondo due autorevoli e
recentissime ricerche, la prima dell`Nhsda, il National Household
Survey on drug abuse, e l`altra delle Nazioni unite, l`uso di droghe
tra gli adolescenti americani è sceso del 19,8%, mentre in Inghilterra
è sceso del 10%. Anche rispetto al fenomeno nel suo complesso è stato
individuato un trend di lievissimo calo. L`Italia, però, è in
controtendenza con aumenti per tutte le sostanze.
Dal servizio de
Il Messaggero emergerebbe un altro dato allarmante (anche questo
smentito dal Ministro della Solidarietà sociale): l`ulteriore
abbassamento dell`età. Ci sono ragazzini tra i dodici e i tredici anni
che iniziano a sperimentare anche sostanze pesanti. Le minidosi immesse
sul mercato e i prezzi stracciati spingono in questa direzione. La coca
è passata dai 40 euro al grammo del 2004 ai 10-15 di oggi.
"Ma c`è
anche un ritorno dell`eroina perché ci sono pusher che la vendono agli
adolescenti a 5 euro a dose", la denuncia è di Claudio Leonardi,
direttore dell`Unità operativa di prevenzione e cura della Asl Roma C,
e membro della Consulta nazionale antidroga. Che aggiunge: "Questo dato
sugli adolescenti preoccupante è stato individuato da chi ha lavorato
alla Relazione annuale. Da noi, per esempio, arrivano ragazzi
dipendenti dalla cocaina dai sedici anni in su, hanno alle spalle
almeno due anni di abuso, associato all`alcol. In aumento anche i
consumi di cannabis".
E sempre di più crescono i mix di più
sostanze. Con una forte interazione tra cocaina e alcol, che, quando
sono usati congiuntamente, l`organismo trasforma in etilene di cocaina.
L`effetto nel cervello è più lungo e più tossico di quando si usa
soltanto la droga. Sembra inoltre che molte morti da droga siano dovute
a questa combinazione. "C`è un aumento forte e incontrastato dell`uso
delle sostanze afferma Pietro D`Egidio, segretario nazionale del
Federserd, l`associazione che raggruppa i Sert d`Italia Per questo
motivo l`allarme è alto. Chiunque, in qualsiasi città, anche una città
che non conosce, con facilità può comprare quello che vuole". I narcos
hanno scelto di vendere la 'roba' a prezzi stracciati per ampliare i
consumi.
'Se i dati anticipati oggi sul consumo di
stupefacenti tra giovani e giovanissimi, saranno confermati dalla
relazione annuale sulle tossicodipendenze, il quadro che ne emerge e'
davvero preoccupante'. E' quanto afferma in una nota Silvana Mura
deputata di Idv, secondo la quale 'oltre al consistente aumento di
consumatori di cocaina e spinelli, quello che sconcerta e preoccupa di
piu' e' che l'uso di queste si diffonde anche tra ragazzini di 12 e 13
anni'.
'Davanti a questi dati -sottolinea- da una lato si evince il
fallimento della Fini-Giovanardi in particolare nel settore della
prevenzione. Dall'altro si conferma la necessita', nel dar vita ad una
nuova legge complessiva sul contrasto alla droga, di prevedere misure
disincentivanti come le sanzioni amministrative per chi ne fa uso o e'
in possesso di tali sostanze. Tali misure -conclude- sono necessarie
proprio per tutelare i piu' giovani, rendendo chiaro il messaggio che
la droga e' una sostanza illegale il cui acquisto prefigura in ogni
caso un reato'.