Roma: squadristi di AN assaltano un canapaio
…sempre + sorelle e sempre + fratelli coltivano la
pianta più amata e
i fascisti passano alle maniere forti
comunicato
stampa di Hemporium (grow shop di Roma)
Venerdì pomeriggio, alle ore
16.30 circa, un gruppo di circa 20
militanti di Azione Giovani,
probabilmente appartenenti alla sede di AN
in via di Torpignattara, hanno
dato vita ad un presidio, trasformatosi
poi in un'aggressione fisica,
davanti il grow shop sito in Via Ciro da
Urbino a Roma. Motivo
dell'iniziativa: chiudere i covi degli
spacciatori. Durante il presidio sono
stati divulgati volantini nei
quali si asserisce che i Grow Shop sono luoghi
di spaccio di sostanze
narcotiche e allucinogene, ragion per cui andrebbero
chiusi. Nel nostro
grow shop non è in vendita nessun tipo di sostanza,
neanche quelle
legali che si trovano negli smart shop. Il gruppo era
composto da
ragazzini capitanati dal colui che alla stampa si è presentato
come il
responsabile romano di Azione Giovani Federico Iadicicco.
All'interno
del negozio, si trovava una collaboratrice in stato evidente di
gravidanza e una sua amica che, avendo con se una telecamera
amatoriale,
ha girato un filmato di quanto stava avvenendo. Le riprese
non sono state
gradite dai promotori dell'iniziativa, tant'è che mentre
la ragazza tornava
verso casa, approfittando del fatto che i
carabinieri sopraggiunti si
trovavano all'interno del negozio, é stata
raggiunta presumibilmente dal
sopracitato Federico Iadicicco e da un
suo scagnozzo che l'hanno aggredita
con spintoni e strattoni per
impossessarsi del filmato. Riuscita a
divincolarsi e a tornare nel
negozio, riferiva l'episodio alla polizia, gli
agenti hanno ascoltato
il racconto ma non sono intervenuti in merito
all'episodio.
Siamo ormai abituati ad ascoltare discorsi fuorvianti e
demonizzanti
su chi fa uso di Cannabis, iniziando dai media che con articoli
e
servizi giornalistici diffondono notizie faziose come l'episodio
riproposto per settimane dalle cronache nazionali del ragazzino di
quindici anni morto l'estate scorsa dopo aver fumato uno spinello,
mentre a seguito dell'autopsia si è scoperto che la causa della morte
non aveva nulla a che fare con l'assunzione di Hashish o Marjuana, ma
che il ragazzo in questione aveva assunto Crack, ovvero una sostanza
stupefacente derivata dalla cocaina. Siamo anche abituati a vedere
criminalizzati indistintamente l'uso e il consumo di qualsiasi
sostanza,
l'entrata in vigore della legge Fini-Giovanardi (con la quale
è stato
cancellato il referendum popolare con il quale si abrogava la
legge
Craxi-Iervolino-Vassalli), infatti, cancella il confine tra
consumo e
spaccio e accomuna in un'unica tabella tutte le sostanze
stupefacenti. Nel
clima generale caratterizzato dal giustizialismo,
sono molteplici i
tentativi di sfruttare in ogni campo la
disinformazione per alimentare i
pregiudizi, l'odio, l'intolleranza e
dare vita a nuovi spauracchi. Ecco,
allora, che la canapa (o Marjuana,
per chi preferisce), pianta medicinale
coltivata da millenni per gli
usi più disparati che vanno dalla fibra
tessile alla produzione di
carburanti, materiali plastici e per
l'ecoedilizia, diviene una droga
diabolica assimilabile all'eroina, alla
cocaina, al crack e i Grow
Shop, attività nelle quali si vendono articoli
per la coltivazione
biologica, oggetti in fibra di canapa e articoli per
fumatori,
divengono luoghi di spaccio.
Non siamo disposti a stare al
gioco di chi organizza campagne
disinformative e finto-moraliste tese a
criminalizzare alcuni
comportamenti sociali con la precisa intenzione di
oscurare le
nefandezze e i privilegi delle caste. Precisando che in tutta
umiltà
riteniamo di non aver nulla da imparare da chi diffonde la cultura
dell'intolleranza e della violenza (vedi l'aggressione di cui sopra),
suggeriamo ai disattenti promotori del presidio sopracitato, di
costituire un comitato per l'abolizione dell'oleandro: pianta
velenosissima comunemente coltivata nei giardini e parchi pubblici
frequentati da ignari bambini che potrebbero ingerirne una fogliolina
che sarebbe sufficiente a provocarne il decesso…
Ringraziamo
moltissimi per l'ampia solidarietà dimostrataci
Hemporium
Team
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